Conosco molte altre storie da raccontarvi, incominciando dalla Becca France. Quella notte il povero viandante pellegrino bussò a tutte le porte dell'antico Villaggio di Thôra, famoso in tutta Europa per le sue 4 fiere e punto di transito alquanto popolare tra Amsterdam e le Venezie tramite il Colle del Gran San Bernardo, l'omonima valle e quella opposta verso Cogne. Neppuno gli aprì la porta dandogli riparo per la notte ed un poco di cibo. Solo una misera vedova pietosamente lo accolse sfamandolo; lui però non volle fermarsi per il trascorrere della notte imminente. Anzi di fretta se ne andò via, ma prima, voltandosi, disse alla stessa di prendere il suo bambino e fuggire subito e lontano da quel posto, poiché in quella terribile notte sarebbe successo qualche cosa di orrendo. La donna lo ascoltò attentamente porgendo per molta parte della notte l'orecchio verso quei sinistri rumori che provenivano dal ventre della montagna, dentro al quale si erano infiltrate le acque del
, un ruscello scavato dagli uomini per portare le acque dal Lac Mort (Lago Morto), sotto il Mont Fallère, giù verso la collina di Combellin ed Homené e la pianura di Saint Pierre. Attraversando a metà altitudine tutta la sua Parete Sudest. Poi, presosi il bambino, scappò lontano. All'alba la montagna esplose ricoprendo l'intero villaggio, i suoi 600 abitanti e tutto il bestiame. Il colpo fù udito ad orecchio fino al Comune di Pont Saint Martin all'ingresso in Valle a 50 kilometri e registrato dai sismografi di Londra. Nessuno, tranne lei ed il bambino, si salvò e là, dove si disputava una grande Fiera delle Sementi il più naturale e grande segno della vita che nasce, é rimasta soltanto una tetra e grande foresta cresciuta al di sopra di questo vero cimitero naturale.
In June 08th, 1952 from the Western Face Becca di Luseney above Chamen Village in the middle Valpelline. During that awful night a terrible landslide comes off, because of a pocket of water formed in the belly of the mountain, from the Western Wall between
3200 and 2900 metres falling below the Comba of Arbière above the Common of Bionaz
(1612m). The four shepherds, surprised during sleep, died without being aware of what was happening. A great mass formed by rocks, blocks, debris, rubble moraine and muddy water came down, burying the Pastures of Creuset and Arbières with them and all cattle; then he went back for inertia on the opposite side, over the Buthier of Valpelline, for over an
about hundred metres reaching the edge of the Bois de Drousa below the Mont de la Tsa and destroying even the ancient Village of Chamen or Chamin. A tragic event that brought back the memory of the inhabitants of the Valley of Aosta the great tragedy of July 1564 to the Becca France, where even on that occasion had exploded a bag of water over the even older Village of Thouraz in those days known and called as Thôra. Here also contributed also the detachment of the Glacier of Arbière from an altitude of
2800 metres around, now completely extinct. The landslide completed its run couching on the valley floor in the Gorge Pouillaye or Pullayes
(1622m), where lies, now covered by vegetation, still. The material deposited on top of the conoid Chamen is
approximately 7/8 metres, while in the throat, that for
"luck" performed by the buffer, it can reach from
50 to almost 100 metres; the phenomenon occurred for a variety of circumstances ranging from the big snow of winter before to the merger ice bank underground but, above all, from the rocky sub-horizontal stratification of the same Becca. Here, however, the phenomenon, unlike Becca France that is connected to the excavation of a
"Ru" (brook) for the irrigation performed by men carrying the waters of the Lago Morto (Dead Lake) at the Hill of Saint Pierre, is completely natural. As are all natural lakes and ponds arisen as a result, almost large tears to mark the tragic event that, as all the sorrows of life, fortunately dry. Here swept away by the fury of the Torrent Valpelline's Buthier that usurped its old bed, he has seen fit to dig another. The inhabitants of small Villages of Pullayes and Chamin, miraculously survived thanks to the great roar night, is not nothing left but to erect a small votive Chapel dedicated to the four victims, on the Regional Road and the entrance into the namesake valley that leads to Alpe Grand Chamin
(2010/23m) and the Sassa Bivouac
(2973m) in the homonymous Comba. Today the Alps Praz de Dieu, Arbières and Envers resurrected on top in the East,
where the Sun rises ...
1952 Dalla Luseney sopra Chamen in Valpelline.
L'8 di Giugno 1952 dalla Parete Ovest della Becca di Luseney nella media Valpelline sopra il Villaggio di Chamen. Durante quell'orrenda notte una terribile frana si staccò, a causa d'una sacca d'acqua formatasi nel ventre della montagna, dalla Parete Ovest tra i
3200 ed i 2900 metri di quota precipitando nella sottostante Comba d'Arbière sopra il Comune di Bionaz
(1612 m). I quattro pastori, sorpresi durante il sonno, morirono senza accorgersi di quanto avvenisse. Una grande massa formata da rocce, blocchi, detriti, pietrame morenico ed acqua fangosa discese seppellendo gli Alpeggi di Creuset e di Arbières con gli stessi e tutto il bestiame; poi risalì per inerzia sull'opposto versante, oltre il Buthier de Valpelline, per
oltre un centinaio di metri arrivando al margine del Bois de Drousa sotto il Mont de la Tsa, nonché distruggendo anche l'antico Villaggio di Chamen o Chamin. Un tragico evento che riportava alla memoria degli abitanti della Valle di Aosta la grande tragedia del lontano Luglio 1564 alla Becca France, dove anche in quell'occasione era esplosa una sacca d'acqua sopra l'ancor più antico Villaggio di Thouraz, a quei tempi Thôra. Qui inoltre contribuì anche il distacco del Glacier d'Arbière da quota
2800 metri circa, oggi completamente estinto. La frana completò la sua corsa adagiandosi sul fondovalle nella Gola di Pouillaye o Pullayes
(1622 m), dove giace, ormai ricoperta dalla vegetazione, tuttora. Il materiale depositato sopra la conoide di Chamen risulta di
circa 7/8 metri, mentre nella gola, che per
"fortuna" ha effettuato da tampone, può raggiungere
da 50 a quasi 100 metri; il fenomeno avvenne per tutta una serie di circostanze che vanno dal grande innevamento dell'inverno precedente alla fusione del banco di ghiaccio sotterraneo ma, soprattutto, dalla stratificazione rocciosa suborizzontale della Becca medesima. Qui però il fenomeno, a differenza della Becca France che é collegato allo scavo d'un
"Ru" (ruscello) d'irrigazione effettuato dagli uomini trasportando le acque del Lago Morto alla Collina di Saint Pierre, risulta completamente naturale. Come del tutto naturali sono i laghetti sorti di conseguenza, quasi grandi lacrime a segnare l'evento luttuoso che, come tutti i dolori della vita, fortunatamente s'asciugano. Qui spazzati via dalla furia del Torrent Buthier che, usurpato del suo antico letto, ha pensato bene di scavarne un altro. Agli abitanti di Pullayes e Chamen, miracolosamente scampati grazie al grande boato notturno, non é rimasto altro che erigere una Cappellina dedicata alle quattro vittime, sulla Regionale ed all'ingresso dell'omonimo vallone che conduce all'Alpe Grand Chamin
(2010/23 m) ed al Bivacco della Sassa
(2973 m) nell'omonima Comba. Oggi le Alpi di Praz de Dieu, Arbières ed Envers risorgono in alto più verso Oriente,
ove sorge il Sole ... Great Landslide from "Becca" in Flood October 2000
The GREAT LANDSLIDE of the Flood in October 2000 at Chenaux in Pollein.
In the Year 2000 since Thursday 13th until Moonday 16th, cause the great flood that struck the whole Valley of Aosta, occurred an enormous landslide that, departing from a great fault to form of hole from letters, at the Western base of Northern Wall near the rocky
"clog", wide also 4 metres and long over 250 metres (in July of 1966 she was ascertained by the rope Ilario Antonio Garzotto - Dario Franco Cardellina and Walter Ferronato, that had looked for at first to climb along the right sector of the wall, abdicating then you cause the precariousness of the rock, the presence of such wide earthy crevasse, then from the 20 to the 30 centimeters and along less than about twenty metres). The same descents in the bed of the ancient basal, of Northwest, couloir for over 700 meters with such a blow of double-bladed razor to devastate him completely, widening him than at least ten times and deepening him of almost the same. The same, reached the bed of the Comboé's Torrent inside the Walloon of the Dard, it upset the course of it and (formed a knapsack of water with material sundry near the small Bridge of Rongachet
1100 metres about) exploding in the forenoon of the Sunday of October 15 th, 2000, it got wildly epressed on the underlying three Fractions of Saint Bénin, Chenaux and Chèniere, just overlooking the Municipality of Pollein, causing the downfall and the death of seven people of it, among which a child; widening himself to fan also struck the wide Fraction of Pian Felina for then to relieve himself in the River Dora Baltea.
La GRANDE FRANA dell'Alluvione nell'Ottobre del 2000 a Chenaux di Pollein.
Nell'Anno 2000 dal giovedì 13 al lunedì 16 Ottobre, causa la grande alluvione che colpì l'intera Valle d'Aosta, si verificò un'enorme frana che, partendo da una grande faglia a forma di buca da lettere, alla base Occidentale della Parete Nord nelle vicinanze dello zoccolo roccioso, larga anche 4 metri e lunga oltre 250 (nel Luglio del 1966 fu constatato dalla cordata Ilario Antonio Garzotto, Dario Franco Cardellina e Walter Ferronato, che dapprima aveva cercato di salire lungo il settore destro della parete, rinunciandovi poi a causa della precarietà della roccia, la presenza di tale crepaccio terroso allora largo dai 20 ai 30 cm. e lungo meno d'una ventina di metri). La stessa scese nel letto dell'antico canale per oltre 750 metri con una doppia rasoiata tale da devastarlo completamente, allargandolo di almeno dieci volte ed approfondendolo di quasi altrettanto. La stessa, raggiunto il letto del Torrente Comboé dentro il Vallone-Gorgia del Dard, ne sconvolse il corso ed (formata una sacca d'acqua con materiali varii presso il Ponte di Rongachet
1100 metri circa) esplodendo in mattinata di Domenica del 15 Ottobre 2000, si abbatté violentemente sulle Frazioni di Saint Bénin, Chenaux e Chèniere, soprastanti il Comune di Pollein, causandone la rovina e la morte di sette persone, tra le quali un bambino; allargandosi a ventaglio colpì anche la Frazione di Pian Felina per poi scaricarsi nella Dora.
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